Vellutata e crema: conosci le differenze?
Molti dettagli distinguono una vellutata da una crema, sebbene spesso queste due ricette vengano confuse l’una con l’altra. Non è raro, addirittura, che i due termini siano usati come fossero sinonimi. La ragione di questo errore è da imputarsi, con tutta probabilità, a una tendenza generale volta alla semplificazione, che rende necessario indicare con un nome improprio una ricetta perché quasi tutti la conoscono in quel modo. Adesso, però, è arrivato il momento di fare chiarezza e di spiegare in cosa vellutate e creme si differenziano. Il Bimby è un robot da cucina che, come sappiamo, si presta particolarmente alla realizzazione di ricette di questo tipo. Perfette in qualsiasi stagione e momento dell’anno, compaiono sulle nostre tavole soprattutto nel periodo autunnale e invernale, quando in molti di noi aumenta il desiderio di portare in tavola un piatto caldo e corroborante. Servite fredde o a temperatura ambiente durante la bella stagione, però, creme e vellutate rappresentano un ottimo compromesso tra leggerezza e gusto.
Entrambe appartengono alle cosiddette minestre legate, ovvero delle preparazioni dalla consistenza più o meno cremosa dovuta alla presenza di un ingrediente che svolge la funzione di elemento legante. È proprio qui che crema e vellutata iniziano la loro netta separazione.
Vellutata
- La vellutata comprende non più di due o tre ortaggi accostati tra loro, come è il caso della vellutata zucca e carote.
- L’elemento legante della vellutata è un roux (termine tecnico che indica una miscela addensante) di burro e farina o un’altra sostanza grassa, come l’olio o la margarina. In alternativa alla farina si può usare l’amido, la panna o addirittura i tuorli delle uova.
- La vellutata può contenere anche delle patate, ma qualora presenti queste ultime saranno solamente un elemento di gusto e non un legante.
- La vellutata appartiene alla famiglia delle salse tipiche della cucina europea e, più in generale, occidentale, al pari della salsa al pomodoro e della besciamella.
Crema
- Nella crema troviamo generalmente un solo ingrediente principale (come per esempio crema di zucchine), seguito raramente da un secondario.
- L’elemento legante è spesso dato dalle patate, usate per addensare la crema e darle la corposità necessaria a renderla soffice, svolgendo un ruolo essenziale per la perfetta riuscita della ricetta (e, perché no, dando anche un delicato retrogusto).
- In alternativa alla patata, come legante della crema troveremo il latte o la farina di riso.
Non solo vellutate e creme: un po’ di chiarezza
Ora che abbiamo messo in evidenza le principali differenze che distinguono le creme dalle vellutate e viceversa, possiamo dedicarci ad altre ricette che possono contribuire a confondere le idee dei non addetti ai lavori. Parliamo del passato di verdure e del potage.
Passato di verdure
Se uniamo insieme una selezione di ortaggi e verdure che lasceremo cuocere nell’acqua o nel brodo, frulleremo e setacceremo, come risultato avremo un passato di verdure, da condire con del formaggio grattugiato o dell’olio. Questa ricetta può essere sfruttata anche per dare vita ad altre ricette.
Potage
Col termine potage si intende uno stufato: si tratta di una ricetta molto antica, secondo cui gli ortaggi, di diversi tipi, venivano cotti nel brodo o nel latte e successivamente frullati. Da non confondere con la vellutata, nel potage è possibile inserire anche la carne o il pesce, che verranno cotti insieme agli altri prodotti.
Creme e vellutate tutto l’anno e in tutte le portate
Facili da preparare, le creme e le vellutate trovano ampio spazio nei nostri menù. Per un risultato eccellente utilizza sempre degli ortaggi freschi di stagione. In autunno e in inverno gli ingredienti che non potremo fare a meno di usare saranno le zucche e le carote, in primavera gli asparagi e le zucchine e così via.
La loro versatilità in cucina è incredibile perché possono essere servite sia come antipasto che come primo leggero o piatto unico. Nel primo caso creme e vellutate rappresenteranno la scelta ideale per dare il via a una cena anche formale. Come primo light potremo condirle con giusto un po’ di olio extravergine di oliva a filo o il parmigiano, mentre per trasformarle in una sostanziosa e corroborante porzione unica il segreto sta nell’aggiungere delle fette di pane tostato o dei grissini sbriciolati e lo speck a dadini oppure, nei periodi più freddi dell’anno, la salsiccia a pezzi. Che aspetti a preparare queste delizie?