Le regole per un tè perfetto
Preparare il tè non è così semplice come può sembrare a prima vista. Questa bevanda consumata da secoli in tutto il mondo ha delle regole specifiche volte a esaltarne il sapore, come nella migliore tradizione inglese che, intorno al tè delle cinque, ha creato un vero e proprio rito irrinunciabile. Niente a che vedere con le bustine o con le capsule che spesso usiamo per fare colazione o quando desideriamo concederci una bevanda corroborante durante il pomeriggio, pare, ma scopriamo quali sono i passaggi e gli accessori indispensabili per realizzare un tè semplicemente indimenticabile.
Anzitutto, vale la pena utilizzare al posto delle classiche bustine a cui siamo abituate le foglie di tè, dal sapore più intenso. Non tutte sono uguali, così come non tutta l’acqua è idonea per realizzarne una buona tazza. Se quella che esce dal rubinetto è eccessivamente ricca di calcare, potrebbe alterare in modo irrimediabile la nostra bevanda (e addirittura rovinare il bollitore), motivo per cui sarà bene utilizzare una minerale, assicurandoci che contenga un basso residuo fisso.
1. Scalda l’acqua
Dopo aver messo l’acqua nel bollitore, occorre scaldarla, ma attenzione: non devi lasciarla bollire e questo vale non solamente per il tè, ma anche per altri tipi di infusi. Ecco perché alcuni bollitori moderni posseggono un termometro alimentare. In caso il tuo non lo avesse, assicurati di acquistare uno strumento per la misurazione, perché non basta affatto dire che l’acqua non deve arrivare vicino al punto di ebollizione: in base al tipo di tè che preparerai, avrai bisogno di una temperatura differente:
- Il tè nero deve raggiungere i 96°C circa;
- Il tè giallo si attesta sugli 80 -85°C;
- Il tè verde e il tè bianco danno il loro meglio se l’acqua non supererà i 70°C.
2. Usa teiera e tazze di porcellana
Ammettiamolo: parte del fascino che circonda il rituale del tè è legato ai bellissimi servizi in porcellana fatti apposta per accogliere la bevanda appena fatta, ma sai perché è importante che le tazze e le teiere siano proprio in questo materiale?
Il metallo conferisce alla bevanda uno spiacevole sapore amarognolo, la ceramica è eccessivamente porosa e si macchierebbe e lo stesso dicasi per la plastica. La porcellana, invece, finissima e lavorata, non ne altera il sapore. Nei secoli passati era talmente sottile che, a contatto con l’acqua calda, spesso si rompeva, motivo per cui il tè veniva allungato con un goccio di latte, usanza che viene mantenuta ancora oggi in Gran Bretagna.
3. Fai attenzione alle dosi
Hai preso le foglie di tè, il bollitore, il termometro alimentare e hai tirato fuori il tuo migliore servizio in porcellana, ma per un risultato ottimo è importante che tu conosca qualche altro trucco. Uno su tutti riguarda la quantità di acqua da utilizzare: scaldane sempre più di quanta te ne servirà effettivamente.
Le foglie di tè, invece, vanno inserite nella teiera o in un apposito infusore (ne esistono di bellissimi, soprattutto quelli che hanno un design retrò): per regolarti considera che:
- Per ogni tazza dovrai usare circa un cucchiaino di foglie, a cui ne aggiungerai uno extra per la teiera. Quindi, per quattro tazze di tè avrai bisogno di cinque cucchiaini.
- Al contrario delle bustine, gli infusi sciolti possono essere usati circa tre volte. A mano a mano che vengono utilizzati, perdono la loro capacità di tenerti sveglia, dovuta alla teina.
4. Non trascurare l’infusione
Quando versiamo l’acqua dal bollitore alla teiera, inevitabilmente perderemo qualche grado, aspetto di cui dovremo tenere conto durante la preparazione. Per quanto concerne il tempo di infusione, varia in base alla tipologia di tè. Generalmente quelli in bustina devono avere un’infusione che va dai 3 ai 6 minuti, ma la scelta se tenerlo di più dipende dal gusto personale. Per un risultato perfetto è importante anche mescolare il tè con un cucchiaino, in modo tale da distribuire in maniera uniforme l’aroma.
5. Latte, limone o zucchero?
La risposta può sembrare scontata, ma non lo è: sebbene esistano numerose teorie al riguardo, vince la regola secondo cui bisogna seguire semplicemente il proprio gusto. Chi ama l’aroma del tè lo berrà senza aggiungere nulla, nemmeno lo zucchero: la scelta inglese di versare nella tazza di tè un goccio di latte ormai è questione di preferenze, ma in origine era un modo per diluire quella che in Età Moderna era una bevanda estremamente ricercata e costosa con il latte, un alimento più abbordabile e disponibile anche presso le classi sociali meno abbienti. Chi ne aggiungeva meno dimostrava di possedere una maggiore disponibilità economica, perché poteva permettersi di non diluire il tè e di mettere a repentaglio la porcellana del servizio.
Come abbiamo già accennato, il latte veniva aggiunto prima del tè anche per un motivo pratico: l’acqua caldissima rischiava di crepare e rompere le finissime tazze di porcellana. In realtà le teorie riguardo a cosa vada versato prima nella tazza, se il tè o il latte, sono contraddittorie: in molti, per esempio, sostengono che vada rigorosamente dopo, perché altrimenti risulterebbe più difficile gestire al meglio le quantità. Insomma, il nostro consiglio è di sperimentare entrambe le versioni, non fosse altro che per toglierti la curiosità riguardo questo abbinamento particolare, eppure così amato (e sì, ti stiamo proprio suggerendo di bere il tè col latte).
6. Come accompagnare il tè
Sfizi dolci
Muffin, scones, pasticcini, biscotti, torte fatte in casa, crostate, ma anche frutta secca. La scelta in questo senso è pressoché illimitata e si potrebbe dire che ogni tipologia di tè (nero, giallo, verde, Oolong) abbia il suo personale abbinamento, quello che più esalta il sapore delle foglie.
Sfizi salati
Se non sai o non vuoi resistere al piacere di mangiare uno sfizio salato, puoi accompagnare il tè con qualche alimento dal gusto neutro o rustico. Pane e burro, tramezzini, mini sandwich si prestano particolarment bene a essere gustati col tè.
7. Quando bere il tè
Ci sono miscele che sono più indicate per essere sorseggiate al mattino, perché ci danno quella spinta in più necessaria per affrontare anche le giornate più faticose e tipologie che favoriscono il riposo. L’importante è scegliere quella giusta e sapere cosa si sta portando in tavola.
8. Le bustine da tè sono tutte uguali?
La risposta, ovviamente, è no: esistono un numero pressoché illimitato di tipologie di tè, differenti per qualità delle foglie, sapore e momenti in cui è meglio berle. Se l’idea di acquistare le foglie in erboristeria non ti attira, puoi comunque ottenere un’ottima bevanda usando le classiche bustine, ma fai attenzione a scegliere quelle giuste e a conservarle in modo adeguato. L’umidità e l’aria alterano il sapore delle foglie e queste ultime, se eccessivamente sminuzzate, tendono a degradarsi più facilmente.
- Negli ultimi anni le bustine da tè sono realizzate in materiali biodegradabili: scegli queste ultime!
- Assicurati che, anche nelle bustine, le foglie siano intere o divise in pezzetti non troppo piccoli.
- Non mettere la sacchetta nel bricco di metallo, ma sempre nella tazza o nella teiera di porcellana e poi versa l’acqua calda – questo consiglio vale anche se stai preparando il tè usando le foglie.