Il carrello della spesa degli italiani al tempo del Covid-19: com’è cambiato il nostro modo di gestire gli acquisti
Cambia la vita di noi italiani e con lei muta anche la nostra spesa: a partire dal mese di marzo 2020, col lockdown deciso dal governo per limitare il contagio del Covid-19, è emerso come il nostro modo di fare acquisti è drasticamente cambiato sia per quanto concerne il numero di volte in cui andiamo al supermercato, sia per quello che riguarda i generi acquistati. Siamo certi che chiunque saprà ritrovarsi abbastanza fedelmente in questo articolo, ma vediamo quali sono le differenze maggiori riscontrabili rispetto al passato e analizziamole.
Anzitutto, occorre dire che nelle regole imposte nei decreti legge entrati in vigore è stato esplicitato a chiare lettere come la spesa vada fatta il meno possibile e rigorosamente nei negozi vicini alla nostra abitazione, al fine di limitare al massimo le uscite. Ecco allora che per adempiere alle direttive imposte abbiamo reso nel giro di poche settimane le nostre dispense a prova di quarantena. Gli esercizi commerciali rimasti aperti si sono attrezzati contingentando gli accessi e queste misure precauzionali ci hanno spinto a compilare una lista accurata di quello che ci serve in casa; un elenco della spesa in cui spiccano su tutti detergenti per pulire e disinfettare le nostre abitazioni e i cibi che si conservano a lungo, creando così una vera e propria scorta ideale.
La nuova spesa degli italiani
Ma cosa acquistiamo nello specifico? Dopo i primi momenti di caos, sembra che le nostre scelte si siano orientate perlopiù su una serie di generi alimentari a lunga conservazione, che ci permetteranno di rimpinguare a dovere la credenza. Dovendo uscire meno spesso e per un periodo di tempo breve, preferiamo andare in supermercati e ipermercati che ci consentano di comprare tutto ciò che ci serve senza dover girare per diversi punti vendita, facendo così una spesa almeno settimanale. Andando a sbirciare nei nostri carrelli troveremo acquisti sempre più mirati, segno evidente di come la popolazione cerchi di comprare ciò che le serve senza tornare una seconda volta: se tanti settori sono in crisi, alcuni hanno riscontrato un incremento: ecco quali.
- Beni di prima necessità: dato che dobbiamo stare molto tempo in casa, possiamo finalmente consolarci realizzando pagnotte e dolci: ecco quindi aumentare la vendita di alimenti come lo zucchero, la farina, il pane e il latte.
- Cibi in scatola: se il futuro appare incerto, meglio fare scorta di tonno sott’olio, biscotti e tutto ciò che ha una lunga conservazione.
- I beni utili per la cura della persona hanno registrato un cospicuo aumento delle vendite e lo stesso discorso vale per i detergenti per la casa, specialmente quelli che si usano per disinfettare.
- Il 2020 rappresenta la rivincita dei comfort food, o meglio tutti quei cibi creati appositamente per consolarci e viziarci, come la celebre e immancabile Nutella: non possiamo più fare l’aperitivo nei locali con i nostri amici? Nessun problema, ci pensano programmi come Skype: basta sfoggiare nel proprio salotto l’outfit migliore e munirsi di un piattino con affettati, olive, tartine home-made e patatine. Non mancano neanche alcolici come la birra.
- Tra gli acquisti effettuati da noi italiani spiccano anche i libri: le lunghe serate a casa hanno fatto riscoprire a molti di noi il piacere di immergersi in una bella storia, magari accompagnando i vari capitoli con una fetta di crostata fatta in casa o un’altra leccornia rigorosamente home-made.
La spesa online conquista gli italiani
Il cambiamento più significativo che abbiamo riscontrato riguarda anche i luoghi dove effettuare la spesa. Accanto ai grandi supermercati si è registrato un incremento dei negozi online: da sempre restii ad acquistare la spesa sul web, l’emergenza Covid-19 ha fatto prendere a molti di noi italiani una provvidenziale dimestichezza con l’idea di comprare il cibo da casa, direttamente con un clic.