Il bancone snack in cucina: guida ai migliori
Pratico e versatile, il bancone snack compare sempre più spesso nelle cucine contemporanee: il motivo? La sua capacità di adattarsi ai più disparati spazi e a numerose funzioni risponde alla perfezione alle esigenze di chi cerca un comodo piano d’appoggio mentre prepara il pranzo e la cena o desidera un elemento che funga da parziale divisorio tra la cucina e il soggiorno, sempre più connessi e integrati l’una con l’altro, ma comunque bisognosi di una separazione coerente e armonica. Le tendenze nel campo dell’arredamento, del resto, puntano sempre di più sulla volontà di creare degli ambienti confortevoli e funzionali, dove l’estetica si sposa con la praticità.
I banconi snack tra design e praticità
Questa necessità è particolarmente sentita nelle case moderne, dove spesso il living si presenta aperto su una cucina a vista, anche di dimensioni ridottissime. A seconda della tipologia di arredo e delle necessità familiari, potremo avere dei banconi composti da una tavola con un sostegno costituito da una sola gamba o, più frequentemente, con un piano che presenta un’attrezzatura nella parte inferiore, per esempio una base da adibire a dispensa o simili. In questo caso, la penisola occuperà una superficie maggiore della base, perché dovrà tenere presente lo spazio necessario per riporre lo sgabello e per stare comodi una volta seduti. Il materiale tra cui possiamo scegliere spazia tra quello del top, in continuità con il resto della cucina, quindi quarzo, laminato, laminato effetto legno e così via, a decisioni che giocano volutamente sui contrasti: in questo caso, il banco si presenterà come un elemento discontinuo su cui focalizzare l’attenzione.
Le basi delle cucine moderne hanno un’altezza di circa 90 centimetri rispetto al pavimento. I banconi snack, generalmente, presentano la stessa altezza del top. L’effetto estetico è assicurato, ma attenzione: trascorrere il tempo di una cena seduti su uno sgabello da bar può essere inizialmente affascinante, ma poi decisamente poco comodo.
Bancone snack o tavolo? Ecco come sceglierlo
Desideri un bancone snack, ma non vuoi rinunciare alla comodità del tavolo in cucina e, soprattutto, delle sedie? Orientati su una soluzione ibrida, con un comodo bancone alto circa 75 centimetri, con sedie dell’altezza standard di 45. Anche in questo caso, dovrai tenere presente lo spazio necessario per alloggiare le sedute e le gambe.
Per ottimizzare la cucina c’è chi decide di integrare il bancone snack con il piano cottura o il lavello: l’importante, soprattutto nel primo caso, è di attrezzare lo spazio in modo tale che sia sicuro, per esempio usando delle apposite paratie che proteggano la zona dove si mangia dai fornelli. Se i metri quadri a disposizione scarseggiano, valuta l’ipotesi di posizionarlo sotto una finestra o attaccato a un muro.
Ritenere che il bancone snack sia appannaggio unicamente di un angolo cottura sarebbe un imperdonabile errore: spesso questa soluzione molto scenica viene sfruttata anche nelle cucine di grandi dimensioni, disposte a U o a ferro di cavallo. L’importante è non cadere nel facile errore di ritenere questo complemento d’arredo un totale sostituto di un tavolo da pranzo tradizionale.
È perfetto per consumare dei pasti veloci, ma gli sgabelli alti non lo rendono la scelta giusta per trascorrere una serata in compagnia degli amici. Anche come piano d’appoggio va considerato come un elemento ulteriore, un di più da aggiungere a una cucina il più pratica e funzionale possibile. Per preparare i cibi in maniera efficiente è infatti importante avere a portata di mano gli elettrodomestici, l’acqua e i fuochi.
Tutti i modi di sfruttare un bancone snack
Il fascino esercitato dal bancone snack è innegabile, lo abbiamo detto: si pone a cavallo tra estetica e funzionalità, ma in quanti modi è possibile sfruttarlo?
- Come semplice piano da lavoro extra, indispensabile per preparare i pasti e, al contempo, fare colazione o mangiare uno spuntino veloce.
- Funge da separatore tra il soggiorno e la cucina a vista, riprendendo cromaticamente o il primo o la seconda. Cerchi un’alternativa accattivante? Allora punta sul contrasto cromatico.
- È proprio la funzione divisoria quella che presenta più vantaggi quando parliamo di bancone snack, a patto, però, che sia illuminata a dovere, magari con dei punti luce, faretti disposti ad arte o da lampadari sospesi che scendono proprio sulla sua superficie, catturando l’attenzione e ponendo la penisola snack come vero e proprio punto focale della zona giorno.
In questo modo, con poco sforzo e una spesa tutto sommato contenuta, sarà possibile dare una veste contemporanea alla cucina e alla zona living, senza dover necessariamente adoperarsi con opere murarie e simili. Il bancone si pone come la soluzione perfetta soprattutto per quegli ambienti che, se divisi con porte scorrevoli o con soluzioni in cartongesso, rischierebbero di perdere luminosità e di restringersi troppo. La separazione, in questo caso, è ariosa, lineare e decisamente molto accattivante.