Come scongelare i cibi
Chiedersi come scongelare i cibi non è affatto una domanda banale: da quando i frigoriferi sono entrati nelle nostre case consentendoci di conservare a lungo i prodotti, il modo di alimentarsi e il mondo della cucina sono radicalmente cambiati. Avere a disposizione un freezer in grado di congelare perfettamente il cibo, cotto o da cuocere, ci ha semplificato la vita, perché gli sprechi sono drasticamente diminuiti e possiamo creare delle piccole scorte da utilizzare all’occorrenza. Tutti questi incredibili benefici devono legarsi a una conoscenza di come congelare e scongelare gli alimenti nel modo corretto.
La prima cosa di cui occuparsi è la manutenzione costante e periodica del congelatore: affinché funzioni perfettamente dovrà essere svuotato di tutto una volta ogni 6 mesi e pulito a fondo con l’acqua e l’aceto o con una mistura di acqua e bicarbonato, indispensabili per disinfettare i vari ripiani e cassetti e combattere l’insorgere dei cattivi odori. Solo dopo aver svolto queste operazioni potremo accenderlo nuovamente.
Conservare tramite il freddo non è l’unica opzione a nostra disposizione: il bisogno di creare delle scorte e di rendere commestibili gli alimenti il più a lungo possibile è stata una necessità dell’umanità fin dai tempi più antichi: quando le case non erano dotate dell’elettricità si provvedeva a conservare i cibi aggiungendo delle sostanze, come per esempio il sale, oppure sottoponendoli a delle tecniche quali l’affumicatura o la grigliatura. Rispetto alla conservazione mediante il freddo queste modalità modificavano le caratteristiche intrinseche e organolettiche dei prodotti.
Cosa succede quando scongeliamo un alimento
Nella fase dello scongelamento il cibo viene riportato alla temperatura dell’ambiente, ma così facendo il naturale deperimento che abbiamo fortemente rallentato depositandolo nel congelatore si riavvierà. Per capire i rischi di uno scorretto scongelamento dobbiamo cercare di capire qual è il meccanismo che la conservazione alle basse temperature consente: sono i batteri e la loro proliferazione, un procedimento normale, a essere non impedita completamente, ma visibilmente ridotta dall’azione del freddo.
Scongelando nella maniera corretta non solo avremo la garanzia di preservare la naturale bontà degli alimenti, ma eviteremo che il cibo possa andare a male o corrompersi proprio in questa delicata fase.
Cibi congelati: durata e tipologie
Parole come catena del freddo e shock termico dovrebbero entrare nel nostro vocabolario ogni volta che parliamo di cibi congelati: nel tragitto dal negozio al congelatore i prodotti possono iniziare a deteriorarsi perché esposti per troppo tempo a una temperatura differente rispetto a quella dovuta. Ecco perché è buona norma portare con sé al supermercato una borsa termica e sarebbe opportuno dirigersi nel reparto dei surgelati solamente al termine della spesa.
Per conservare al meglio i prodotti congelati industrialmente basta seguire le indicazioni poste sul retro della confezione, ma cosa occorre fare con quelli che prendiamo freschi e depositiamo a casa? Ecco un breve riassunto di come trattarli, prendendo come temperatura di riferimento un freezer impostato a -18°C.
Congelare la carne
I cibi congelati non vanno tenuti per troppi mesi nel congelatore: la conservazione domestica varia in base alla temperatura minima cui arriva il tuo freezer e oscilla tra i 3 e i 6 mesi: questo è il periodo da considerare se il tuo freezer arriva a -18 gradi. Non fare delle scorte troppo abbondanti e tieni presente che alcuni tipi di carne o insaccati, come il macinato o la salsiccia, si manterranno per un tempo più breve (1-3 mesi al massimo).
Congelare il pesce
Un discorso simile, sebbene non identico, vale per il pesce congelato: alcune varietà magre, come il merluzzo, l’orata o la sogliola possono rimanere nel freezer per 6 mesi, ma le tipologie più ricche di grassi come il tonno, lo sgombro il salmone andranno scongelati e cucinati entro 3 mesi. Una via di mezzo è rappresentata dai calamari, i polpi e le seppie, che resisteranno per 4 mesi.
Congelare verdure, lievitati e cibi precotti
Per quanto riguarda le verdure, sappi che si manterranno fino a un massimo di 8 mesi, mentre il pane e tutti i prodotti che contengono lievito arriveranno a 3. Chi ha l’abitudine di congelare cibi già cotti per usufruire della comodità di mangiarli all’occorrenza, allo stesso modo, farà bene ad apporre un’etichetta sul contenitore che indichi la data di preparazione e di non tenere nulla per più di 3 mesi. I dolci e i formaggi possono essere congelati, ma occorrerà consumarli nel giro di 3 o 4 mesi al massimo.
Superati questi limiti le nostre riserve saranno ancora commestibili, ma le loro proprietà nutritive inizieranno un lento declino, perché congelare non vuol dire bloccare totalmente il processo di deterioramento, ma solo rallentarlo moltissimo.
Fuori dal freezer: come scongelare i cibi correttamente
Scongelare nel modo corretto gli alimenti, crudi o cotti che siano, è essenziale per preservare le caratteristiche e il sapore degli alimenti e per proteggere la nostra salute. È arrivato il momento di scoprire come svolgere questa operazione in maniera sicura, seguendo solo qualche piccola e semplice regola.
Scongela nel frigorifero
Il metodo più sicuro e meno rapido, va detto, per rinvenire i cibi è quello di metterli nel frigorifero. Questo spostamento consentirà uno scongelamento di tipo omogeneo, che impedirà la proliferazione dei batteri perché avverrà al freddo e, al tempo stesso, contrasterà qualsiasi alterazione del sapore dei prodotti. Il rovescio della medaglia sta nelle tempistiche piuttosto lunghe. Per scongelare nel frigorifero occorreranno tra le 12 e le 24 ore, ma una volta riportato a una temperatura normale, l’alimento potrà essere conservato in frigo per un altro giorno. L’unica accortezza da adottare in questo caso è quella di poggiare il cibo su un piatto, in modo tale da raccogliere l’eventuale scolo.
Scongela nel microonde
Passiamo dal metodo più lungo a quello più breve: scongelare nel microonde è la soluzione giusta da adottare se abbiamo pochi minuti di tempo a nostra disposizione. L’impostazione da utilizzare sarà unicamente quella defrost (il rischio, altrimenti, è quello di cuocere a metà il cibo) e di limitare l’utilizzo del microonde, evitando il più possibile di scongelare carne o pesce. Tieni d’occhio il processo di scongelamento, girando la pietanza di tanto in tanto. Gli alimenti riportati alla temperatura normale con questo metodo andranno mangiati immediatamente.
Scongela usando l’acqua corrente
No, non è (solo) un rimedio last minute per persone poco organizzate, ma un metodo di scongelamento vero e proprio: si tratta di un processo piuttosto rapido, che richiederà un quarto d’ora di tempo, ma che prevede un consumo di acqua corrente: quest’ultima dovrà scorrere a filo (se stagnasse incentiveresti la proliferazione batterica), mentre il cibo sarà posizionato in una bacinella. Ricorda che l’acqua, per preservare al meglio l’alimento, dovrà essere ben fredda e il prodotto, sempre per preservare sapore e freschezza, andrà chiuso in una bustina di plastica per alimenti.
Salta lo scongelamento e cuoci direttamente
Nemmeno questa è una soluzione disperata, ma, al contrario, è un modo efficace per scongelare in maniera sicura gli alimenti. Nel passaggio immediato dal freezer alla pentola il cibo non si deteriorerà, sebbene anche in questo caso non tutti i prodotti trarranno beneficio da un simile approccio. Limitalo a carni di piccole dimensioni, come le fettine di vitella, i petti di pollo o i filetti di pesce, oppure alle verdure, come i piselli e gli spinaci.
Gli errori da non fare quando si scongelano gli alimenti
- Tutti l’abbiamo fatto almeno una volta nella vita, ma è profondamente sbagliato: parliamo del tirare fuori dal congelatore una bistecca o un qualsiasi altro alimento e lasciarlo lì, sul piano della cucina a temperatura ambiente, sopra un piatto, a scongelare. Lo shock termico in questo caso è troppo intenso e così facendo correremo il serio rischio di scatenare una proliferazione di batteri nel cibo.
- L’altro errore da evitare assolutamente è quello di ricongelare un cibo precedentemente congelato: una volta riportati alla temperatura dell’ambiente gli alimenti vanno mangiati nel giro di poche ore.
A ogni cibo il suo metodo di scongelamento
Una volta appurate le linee guida principali utili per scongelare le nostre pietanze è arrivato il momento di darti qualche consiglio su quegli ingredienti che possono far sorgere qualche dubbio sul metodo da utilizzare per farli rinvenire.
- Il pesto: questo condimento versatile e facile da realizzare si può congelare e tirare fuori all’occorrenza, sì, ma come? Spostandolo in frigorifero con molte ore d’anticipo oppure travasandone un po’ in una ciotolina e aggiungendo l’acqua di cottura della pasta.
- La pasta fresca fatta in casa non va scongelata, ma può essere lessata direttamente nell’acqua che la cuocerà.
- La mozzarella e con lei tutti i formaggi, possono essere congelati anche se si tratta di cibi piuttosto delicati. Ecco perché spesso evitiamo di conservarla nel congelatore. Proprio perché è facilmente deperibile ti suggeriamo di farlo gradualmente, spostandola dal freezer al frigorifero.
- Altrettanto delicati sono i gamberetti, che possono essere scongelati rapidamente sotto l’acqua corrente, direttamente dentro la loro confezione.